Il vecchio pioppo

ll Pioppo Populus, appartiene alla famiglia delle Salicacee, è una pianta con una crescita molto rapida e può raggiungere anche i trenta metri di altezza. In Cascina Biblioteca ce ne sono diversi, ma il re degli alberi era il vecchio pioppo nero, che si incontra camminando lungo i campi. Un albero centenario deposto anch’esso per dividere il confine delle terre. Per più di cento anni ha vegliato su Cascina Biblioteca proteggendola bonariamente e il 29 ottobre 2018 è caduto sotto la spinta dell’uragano che ha investito la Cascina.

 

 

Le radici: l'internet delle piante

Le radici sono principalmente l’organo di assorbimento di sali minerali e acqua dal terreno ma svolgono anche la funzione di riserva, conduzione e ancoraggio della pianta al terreno; inoltre, spesso sono implicate in processi di simbiosi con funghi o altre radici di piante. Le radici affondano verso il basso anche nei terreni più duri e aspri grazie alla pileoriza, la parte più dura  che spezza e rompe i terreni.

Le radici possono essere:

  • a fittone, con una radice centrale molto robusta e pochissime ramificazioni
  • fascicolate, come quella del nostro pioppo.
  • avventizie, tipiche delle piante rampicanti

La forma delle radici si ripete in natura in altri elementi fondamentali per la vita degli esseri viventi… sapresti elencarli?

Cosi come l’invisibile rete Internet mette in comunicazione le persone tra loro, le radici sono recettive agli stimoli e permettono alle piante di comunicare tra loro. Ogni pianta è informata della presenza di altre piante limitrofe in competizione per le risorse e, conseguentemente, regola i propri meccanismi di sviluppo.

Inoltre, le radici sono fonte di vita: nonostante il nostro vecchio pioppo sia deceduto, alle sue radici sono nati dei polloni, ossia germogli sotto forma di ramo ai piedi dell’albero e delle radici della pianta madre. I pioppi nati dai polloni sono quindi germogli radicali identici alla pianta madre dalla quale nascono. Riesci a riconoscerli?

C'era una volta il pioppo nero ...

Vuoi conoscere la storia del vecchio pioppo di Cascina Biblioteca? Leggi qui!

L'età di un albero

Per capire l’età di un albero le metodologie sono due:

  • se l’albero è in vita si misura la circonferenza e si divide per 2.5; il numero ottenuto corrisponde indicativamente agli anni di vita dalla pianta
  • se l’albero, purtroppo, è caduto ed è stato abbattuto si analizzano gli anelli concentrici del tronco: il conteggio degli anelli di accrescimento degli alberi si chiama dendrocronologia.

Con l’arrivo della primavera, l’attività vegetativa delle piante si incrementa producendo così nuove cellule nello strato sotto la corteccia. La crescita è intensa e veloce nel periodo primaverile, rallenta in estate e cessa in autunno e in inverno. Quando la crescita si arresta si forma l’anello nero. Quelli che noi contiamo sono quindi gli inverni che il nostro albero ha trascorso!

Solitamente gli anelli neri, di cessazione dell’attività vegetativa, sono delle piccole righe, mentre quelli chiari della primavera sono più larghi; in questo caso vuol dire che la pianta era in buona salute … Se vediamo degli anelli chiari molto sottili significa che vi è stata una carenza di luce, acqua o una malattia temporanea che ha debilitato la pianta.