Le piante e gli arbusti
Cascina Biblioteca è un polmone verde ricco di piante e arbusti di diverse specie: dagli alberi ad alto fusto, fino agli arbusti più piccoli e alle tante siepi che sono importanti ecosistemi ricchi di biodiversità.
Alcune piante vengono dette non vascolari e sono le prime piante viventi del pianeta, come i muschi. Queste piante mancano di legno e tessuti vascolari e non hanno foglie, fusto o radici vere che possano trasportare sostanze nutritive; per questo sono caratteristiche di habitat umidi come le zone limitrofe al nostro fontanile o canali di irrigazione. Le piante vascolari, invece, possiedono radici, fusto, foglie e un sistema vascolare di trasporto di sali minerali e acqua.
Il pioppo
Tra le piante arboree della famiglia delle Salicaceae vicino ai canali è presente il pioppo, utilizzato per creare siepi e dividere le proprietà nei tempi passati. Anch’esso è un potente biofiltro, oltre ad avere proprietà curative ed essere un buon materiale da costruzione. Il suo nome deriva dal latino “popolus”, popolo perché con il vento la sua grande chioma produce un brusio simile al chiacchiericcio della folla.
L'acacia
L’acacia, albero alloctono caducifoglia, utilizzato dalle api per produrre ottimo miele, in Cascina assume talvolta un portamento dritto e eretto, ma in altri casi è possibile vederlo sotto forma di arbusto cespuglioso, se il terreno è più difficile. Importato nelle città, è un albero resistente agli scarichi industriali; infatti, spesso veniva piantato vicino alle ferrovie. Tra maggio e giugno, i suoi grappoli di fiori penduli con corolla bianca profumano i nostri sentieri.
Il bagolaro
Il bagolaro, presente in cascina, è una pianta molto rustica con foglie ruvide e lanceolate, radici forti e robuste capaci di penetrare in terreni duri con pietre sgretolate; per questo motivo veniva chiamato l’albero spaccasassi.
Questo albero assieme al tiglio, anch’esso presente in cascina, è considerato un “albero anti smog” in quanto fornisce una barriera straordinaria contro l’inquinamento atmosferico perché garantisce un assorbimento elevato di anidride carbonica per metro quadrato di foglie. Con i fiori di tiglio si produce un ottimo miele.
Il gelso
Nel boschetto vicino al maneggio è presente anche un esemplare di gelso, la pianta lombarda per eccellenza che ci rimanda alla antica storia delle cascine fuori le mura di Milano. Qui, spesso questo albero serviva per la produzione di bachi da seta per la creazione di biancheria casalinga! Inoltre, i frutti del gelso, chiamati impropriamente more di gelso, sono simili alle more anche se hanno una forma allungata. Possono essere nere o bianche e in cucina vengono trasformate in ottime confetture.