La stagionalità delle colture e il biologico

Oggi l’uomo vive la natura come una realtà al di fuori di sé, necessaria per nutrirsi, vestirsi, costruire macchine ed edifici, utilizzando a dismisura energia e materiali. Se si guarda al passato, nel Medioevo i monaci hanno dato vita a paesaggi rurali con un rapporto costruttivo con la natura e l’uomo è riuscito ad “addomesticare” alberi selvatici facendone i nostri attuali alberi da frutto, a trasformare i cereali in pane … Trasformazioni lente ma costruttive, della durata di millenni, seguendo il ritmo della natura e della stagionalità.

Le attività agricole hanno svolto in passato e ad oggi continuano a svolgere un ruolo significativo nel modellare il paesaggio e l’agricoltura è all’origine di numerosi ecosistemi con elevata biodiversità.

I terreni non servono solo a produrre derrate alimentari sane ma a preservare la biodiversità. Per questo gli agricoltori, principali gestori dei terreni, sono protagonisti attivi nell’arresto della perdita della biodiversità e nell’evitare il deterioramento del territorio.

Cascina Biblioteca rispetta la natura ed i suoi tempi coltivando orti e campi sulla base della stagionalità e del biologico. Nei 3 ettari dei nostri orti produciamo pomodori, melanzane, peperoni, zucchine, cetrioli, insalate, cavolfiori e verze, cipolle, finocchi, angurie e meloni. 26 ettari sono prati da fieno e 8 ettari sono a seminativo.

Rotazione colturale

La tecnica agricola di avvicendamento colturale prevede la variazione delle specie coltivate nello stesso terreno per migliorarne la fertilità e garantire una maggiore produttività, è una pratica fondamentale in orticoltura biologica ed è opposta alla monocoltura.

In agricoltura convenzionale il principio della conservazione della fertilità del suolo è sostituito dalla logica commerciale, che porta a coltivare specie più redditizie spesso appartenenti alla stessa famiglia, impoverendo il terreno e usando concimi minerali e fitofarmaci per compensazione.

L’agricoltura biologica deve essere sostenibile per l’ambiente! 

La mancata rotazione porta alla proliferazione di parassiti animali o vegetali che si moltiplicano più velocemente ripetendo la stessa coltura. Inoltre, le erbe infestanti diventano sempre più resistenti e può esserci un accumulo nel suolo di sostanze come i nitrati.

Nel 2019 Cascina Biblioteca ha ottenuto la certificazione Bioagricert.

Alcune colture come il pisello proteico rilasciano azoto nel terreno e lo arricchiscono, favorendone non solo la produttività ma anche la biodiversità, principio base del biologico. La biodiversità non è solamente quella animale e vegetale, ma anche quella microbica presente nei nostri terreni.

Alcuni problemi causati dalla presenza di nematodi (vermi) nel terreno, la cui presenza è indice di stanchezza della terra, si possono ovviare utilizzando le Brasicaceae (cavoli, broccoli, cime di rapa..) nella rotazione colturale, che hanno una specifica attività biocida naturale! 

Agricoltura sociale

In Cascina Biblioteca l’agricoltura non è solo biologica ma anche sociale. Perché agricoltura sociale? Perché alcune delle persone che trovano una occupazione nei campi sono lavoratori svantaggiati, migranti e ragazzi fragili o con disabilità. Impieghiamo persone fragili ma gli garantiamo tutti i vantaggi di un lavoro vero, che gli permette di sentirsi utili e, in alcuni casi, di ricostruire una vita dignitosa.

L’agricoltura biologica:

  • utilizza concimi di origine naturale e semi di qualità
  • pratica la lotta biologica o antiparassitari naturali
  • predilige colture autoctone

rispettando

  • le stagioni
  • la biodiversità vegetale ed animale

e producendo cibi

  • di stagione con sapore e gusto
  • con vantaggi per l’ambiente e la salute umana

L’agricoltura biologica elimina tanti passaggi negativi nel processo di coltivazione e distribuzione: 

  • meno veleni: al posto di insetticidi, diserbanti e concimi chimici usiamo letame, insetti utili e tanto olio di gomito
  • meno km: coltiviamo e vendiamo i nostri prodotti in Cascina Biblioteca. Il chilometro è zero, ma davvero
  • meno intermediari: dal produttore al consumatore, senza passaggi intermedi. Noi ci guadagniamo, il cliente risparmia, nessuno ci specula
  • meno sfruttamento: impieghiamo persone svantaggiate a cui offriamo un lavoro sicuro e tutelato

Gli orti condivisi

Cascina Biblioteca è anche agricoltura sociale condivisa! La cooperativa mette a disposizione appezzamenti di terreno di 30 metri quadri l’uno, adibiti ad orti comuni per favorire la cura collettiva del territorio e mantenere viva l’eredità culturale.

Il recupero e il passaggio della cultura contadina con le sue tecniche e i periodi di coltivazione, il “mangiare sano” e il recupero della dimensione temporale e della stagionalità, sono alla base della nascita degli orti condivisi.

Chiunque può provare a coltivare direttamente i propri ortaggi (rigorosamente biologici), coltivando al tempo stesso relazioni positive all’interno di un progetto agricolo e sociale davvero condiviso nel cuore di Milano.